PROVINCIA DI PAVIA
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PESCA NELLE ACQUE DELLA PROVINCIA DI PAVIA
IL PRESIDENTE
- Visti il D.Lgs. 18.8.2000 n.267, la Legge Regionale 30.7.2001 n.12 e il Regolamento Regionale
22 maggio 2003, n.9;
- Richiamata la deliberazione della Giunta Provinciale 9.7.2003, pari numero, di ?Integrazioni e
modifiche alle disposizioni provinciali di disciplina della pesca?
D E C R E T A
Ferme restando tutte le altre disposizioni in materia previste dalle vigenti normative, a far tempo
dal 27 luglio 2003 l'attività di pesca nella provincia di Pavia è disciplinata come segue:
OBBLIGO DI LICENZA
L'esercizio della pesca è subordinato al possesso di licenza e al pagamento della tassa annuale di concessione
regionale.
La licenza non è necessaria per chi pesca in un Centro Privato di Pesca autorizzato e per i minori di anni tredici
che esercitino la pesca con l'uso della sola canna, con o senza mulinello.
La ricevuta di versamento della tassa di concessione regionale, limitatamente all'anno in corso di validità, deve
essere allegata alla licenza. La ricevuta ha validità dalla data indicata nella licenza di pesca fino alle ore ventiquattro
dello stesso giorno dell'anno successivo, indipendentemente dalla data in cui è stato eseguito il versamento.
Non sono tenuti al versamento della tassa di concessione regionale i pescatori residenti nel territorio
italiano di età inferiore ai 18 anni o superiore ai 65 anni e i portatori di handicap fisico che esercitino la pesca
con l?uso della sola canna, con o senza mulinello, armata con uno o più ami.
CLASSIFICAZIONE DELLE ACQUE
Acque di tipo ?A?
- Fiume Po
Acque di tipo ?B?
- Torrente Tidone dalle origini alla traversa di
Le Moline, compresi affluenti e subaffluenti;
- Torrente Morcione - tutto il corso, compresi
affluenti e subaffluenti;
- Torrente Staffora ? dalle origini al ponte di
Varzi, compresi affluenti e subaffluenti;
- Torrente Lella - tutto il corso, compresi affluenti
e subaffluenti;
- Torrente Nizza ? dalle origini al ponte di Molino
Cassano, compresi affluenti e subaffluenti;
- Rio Reponte Inferiore - tutto il corso
- Rio Lazzuola - tutto il corso
- Torrente Avagnone - tutto il corso, compresi
affluenti e subaffluenti;
- Fiume Trebbia - tutto il tratto provinciale
Fermi restando altri eventuali divieti vigenti, nelle
acque di tipo ?B?, segnalate con tabelle riportanti la
dicitura ?ACQUE PREGIATE?, la pesca dilettantistica
può essere esercitata soltanto con una canna-
lenza, con o senza mulinello, armata con un
massimo di tre esche naturali o artificiali. Nelle
stesse acque è inoltre vietato:
- l'esercizio della pesca nel periodo compreso tra
un'ora dopo il tramonto della prima domenica di
ottobre ed un'ora prima dell?alba dell'ultima domenica
di febbraio; detto divieto non si applica
nel tratto di Torrente Staffora compreso tra la traversa
di Casa Boriani ed il ponte di Varzi, in coincidenza
con la Zona di promozione della pesca
facilitata ?Staffora 1?, dove pertanto la pesca è
consentita per tutto l?anno solare.
- esercitare la pesca professionale;
- utilizzare o detenere la larva di mosca carnaria;
- pasturare in qualsiasi forma;
- pescare dai ponti;
Acque di tipo ?C?
- tutte le altre acque
PESCA DILETTANTISTICA
1) La pesca dilettantistica è consentita ai titolari di licenza di tipo B che abbiano provveduto, se
tenuti, al pagamento della tassa di concessione regionale; è esercitabile in tutte le acque superficiali
su cui non sussistano vincoli di divieto previo ottenimento del consenso dei titolari, conduttori
o concessionari di eventuali diritti di pesca.
2) La pesca dilettantistica è esercitabile nelle acque di tipo A e C esclusivamente con i seguenti
mezzi:
a) massimo tre canne con o senza mulinello, con un massimo di cinque ami per lenza o altre
esche singole artificiali o naturali;
b) bilancia o bilancella, di metri 1,5 di lato massimo e con maglie non inferiori a mm. 10, da
utilizzarsi a mano mediante palo di manovra ed esclusivamente dalla riva a piede asciutto;
è proibito appendere la rete ad una fune che attraversi il corpo idrico o utilizzarla trascinandola
in qualsiasi modo; è inoltre vietato qualsiasi impianto fisso sul terreno ad eccezione
della forcella; è ammesso l?ausilio della carrucola; la pesca con la bilancia è sempre vietata
ad una distanza inferiore a quindici metri da pescatore a pescatore sia sulla stessa riva sia
tra le rive opposte.
c) guadino, esclusivamente come mezzo ausiliario per il recupero del pesce già allamato;
d) raffio, esclusivamente come mezzo ausiliario e solo per il recupero del siluro già allamato.
3) La pesca dilettantistica nelle acque di tipo B può essere esercitata soltanto con una canna, con
o senza mulinello armata con un massimo di tre esche naturali o artificiali.
4) Fatte salve le ulteriori limitazioni disposte dai titolari di diritti di pesca, la pesca da natante ancorato
o in movimento è consentita solo con la canna, con o senza mulinello, da un'ora prima
dell?alba del 16 luglio a un?ora dopo il tramonto del 14 maggio ed esclusivamente sul tratto di
Fiume Po compreso tra il ponte della S.P. 206 (Ponte della Gerola) ed il ponte della S.S. 617
(Ponte della Becca). Sulle restanti acque la pesca con la canna, con o senza mulinello, è consentita
da natante solo se questo appoggia stabilmente a rive digradanti, comprese quelle delle
eventuali isole, o è legato a pontili o ad altre strutture fisse per l?attracco. E? sempre vietata la
pesca da barconi e case galleggianti, anche se ancorati in modo solidale alla sponda e muniti di
passerelle di accesso. E? invece sempre ammessa la pesca con la canna-lenza, con o senza
mulinello, da pontili o da altre strutture fisse per l?attracco.
5) Nel periodo compreso fra un'ora dopo il tramonto del 1° marzo ed un'ora prima dell?alba del 31
ottobre è consentita la pesca notturna all'anguilla, alla bottatrice, al pesce gatto e alla carpa. E?
altresì consentita la cattura delle seguenti specie alloctone ritenute dannose per l'equilibrio del
popolamento ittico: siluro, pesce gatto punteggiato, pesce gatto ?africano?, abramide, blicca,
pseudorasbora, rodeo amaro, rutilo o ?Gardon?, cobite di stagno orientale, acerina, i cui esemplari
catturati non possono essere reimmessi nei corsi d'acqua. La pesca andrà esercitata
esclusivamente con canna-lenza (fino ad un numero massimo di tre), con o senza mulinello,
con un massimo di cinque ami.
La pesca notturna è sempre vietata in tutte le acque ove sussistano divieti assoluti di pesca e
nei seguenti corpi idrici:
- tutte le acque scorrenti a sud della S.S. n°10 - (Zona Oltrepò);
- Lanca Bertolda o Concordia - tutto il corpo idrico (Frascarolo);
- Lanca dei Gozzi o Piave - tutto il corpo idrico (Bereguardo, Torre d'Isola).
PERIODI DI DIVIETO
La pesca alle specie sotto elencate è vietata nei seguenti periodi:
- Trote autoctone (Salmo trutta) e salmerino alpino (Salvelinus alpinus): dalla prima domenica di
ottobre all'ultima domenica di febbraio;
- Carpione (Salmo carpio): dal 15 novembre al 31 gennaio e dal 20 giugno al 20 agosto;
- Coregoni (Coregonus lavaretus e Coregonus macrophthalmus): dal 1° dicembre al 15 gennaio;
- Temolo (Thymallus thymallus): dal 15 dicembre al 30 aprile;
- Pesce persico (Perca fluviatilis): dal 5 aprile al 20 maggio;
- Luccio (Esox lucius): dal 20 febbraio al 31 marzo;
- Tinca (Tinca tinca): dal 20 maggio al 20 giugno;
- Pigo (Rutilus pigus): dal 20 aprile al 20 maggio;
- Agone (Alosa fallax): dal 15 maggio al 15 giugno;
- Barbo (Barbus plebejus): dal 30 maggio al 30 giugno;
- Carpa (Cyprinus carpio): dal 20 maggio al 20 giugno, ad eccezione delle catture effettuate durante
le gare di pesca con reimmissione finale del pescato;
- Lasca (Chondrostoma genei): dal 20 aprile al 20 maggio;
- Barbo canino (Barbus meridionalis): dal 1° gennaio al 31 dicembre;
- Persico trota (Micropterus salmoides): dal 20 maggio al 20 giugno
I periodi di divieto decorrono da un'ora dopo il tramonto del giorno di inizio e terminano un'ora prima
dell'alba del giorno di scadenza.
Durante la vigenza del periodo di divieto di pesca alle diverse specie ittiche, è vietata la detenzione
di esemplari delle specie stesse.
MISURE MINIME E QUANTITA? DI CATTURA
È vietata la cattura e la detenzione di pesci la cui lunghezza sia inferiore alle seguenti misure:
- Trota fario (Salmo trutta fario) e Trota lacustre (Salmo trutta lacustris ): centimetri 22
- Trota marmorata (Salmo trutta marmoratus): centimetri 40;
- Carpione (Salmo carpio): centimetri 30;
- Coregoni (Coregonus lavaretus e Coregonus macrophthalmus): centimetri 30;
- Salmerino alpino (Salvelinus alpinus): centimetri 22;
- Temolo (Thymallus thymallus): centimetri 35;
- Pesce persico (Perca fluviatilis): centimetri 22;
- Luccio (Esox lucius): centimetri 40;
- Tinca (Tinca tinca): centimetri 25;
- Barbo (Barbus plebejus): centimetri 22;
- Anguilla (Anguilla anguilla): centimetri 30;
- Pigo (Rutilus pigus): centimetri 25;
- Lasca (Chondrostoma genei): centimetri 18;
- Savetta (Chondrostoma soetta): centimetri 22;
- Agone (Alosa fallax): centimetri 15;
- Trota iridea (Oncorhynchus mykiss) al di fuori dei CPP: centimetri 22;
- Salmerino di fonte (Salvelinus fontinalis): centimetri 22;
- Carpa (Cyprinus carpio) al di fuori dei CPP: centimetri 35;
- Persico trota (Micropterus salmoides): centimetri 25;
- Lucioperca (Stizostedion lucioperca): centimetri 40
Per ogni giornata di pesca il pescatore dilettante non può catturare e detenere più di:
- 6 capi complessivi di salmonidi (trote di tutte le specie, coregoni, salmerini e carpione) col limite
tassativo di:
- 1 capo di trota marmorata
- 2 capi di temolo
- 3 capi di carpione
- 2 capi di luccio;
- 5 kg. complessivi di pesce, comprese le specie precedenti. Detto limite può essere superato
nel caso di cattura di un ultimo esemplare di grosse dimensioni.
Al raggiungimento dei suddetti limiti di detenzione è fatto obbligo di cessare l'attività di pesca.
I limiti non si applicano in occasione di gare e manifestazioni di pesca nonché alle seguenti specie,
i cui esemplari catturati non possono essere reimmessi nei corsi d'acqua e devono essere soppressi:
Siluro (Silurus glanis)
Pesce gatto punteggiato (Ictalurus punctatus)
Pesce gatto ?africano? (Clarias gariepinus)
Abramide (Abramis brama)
Blicca (Blicca bjoerkna)
Pseudorasbora (Pseudorasbora parva)
Rodeo amaro (Rodeus sericeus)
Rutilo o ?Gardon? (Rutilus rutilus)
Cobite di stagno orientale (Misgurnus anguillicaudatus)
Acerina (Gymnocephalus cernuus)
Il pesce catturato in epoca di divieto o di misura inferiore a quella consentita deve essere immediatamente
liberato vivo e senza arrecargli danno.
PESCA DI PROFESSIONE
1) La pesca con attrezzi professionali è consentita ai titolari di Licenza di Pesca di Tipo A ed è
esercitabile nelle acque di tipo A e C ove non sia istituito apposito divieto. Nelle acque soggette
a diritti di pesca è obbligatorio il permesso del titolare.
2) La pesca di professione è sempre vietata nelle acque di tipo B e nelle zone di tutela ittica.
3) Nelle acque di tipo A (Fiume Po) sono utilizzabili i seguenti attrezzi:
- tremaglio da posta (lunghezza massima. m 50, maglia minima mm 15; vietata la pesca
notturna dal 1° novembre al 30 giugno; vietato lo strascico; uso consentito limitatamente
al corso principale);
- bertovello ad archetta (con imboccatura rivolta a valle, larghezza massima cm 120,
altezza massima cm 20 e lunghezza massima cm 180; maglia minima mm 20; vietata
la pesca notturna dal 1° novembre al 30 giugno);
- bottarolo (diametro massimo cm 120, maglia minima mm 6; vietata la pesca notturna;
uso consentito esclusivamente per la cattura di cobite e ghiozzo);
- cordicelle ad ami innescati (non più di 50 ami);
- bilancione a mano o a carrucola (lato massimo m 3, maglia minima mm 15; uso consentito
limitatamente al corso principale; vietata la pesca notturna e la pasturazione;
distanza minima fra due attrezzi mt. 25);
4) Nelle acque di tipo ?C? sono utilizzabili i seguenti attrezzi:
- bottarolo (diametro massimo cm 120, maglia minima mm 6; vietata la pesca notturna;
uso consentito esclusivamente per la cattura di cobite e ghiozzo);
- ghiozzara (larghezza massima cm 120; lato lunghezza massima cm 100; vietata la
pesca notturna; uso consentito esclusivamente per la cattura di cobite e ghiozzo con
maglia min mm 8, per il solo cobite maglia min mm 6);
- cordicelle ad ami innescati (non più di 30 ami);
- bilancia con le caratteristiche e con le modalità ammesse per la pesca dilettantistica;
- massimo tre canne-lenza con le caratteristiche ammesse per la pesca dilettantistica.
5) Ogni rete in azione di pesca deve essere dotata di gavitello riportante la sigla della Provincia di
residenza del pescatore e il relativo numero identificativo;
6) I periodi di divieto e le misure minime delle specie ittiche si applicano anche alla pesca professionale.
ZONE DI DIVIETO ASSOLUTO DI PESCA
- Fiume Sesia Da 200 metri a monte dello sbarramento di Palestro allo sbarramento stesso,
comprese le lanche in sponda destra del Fiume;
- Cavo Pollini Dalle origini alla confluenza del Cavo Cantagrillo (Mede)
- Torrente Agogna Dalla confluenza del Torrente Erbognone al ponte della SP 28 (Ferrera Erbognone);
- Torrente Erbognone Dal Travacchino Busca (Ottobiano) al Travacchino (Ferrera Erbognone);
- Torrente Terdoppio Dallo scaricatore del Naviglio Langosco (Vigevano) fino a 100 metri al di
sotto della chiusa posta a valle della SS 494 (Vigevano) e dalla passerella di Cascina Remondolino
alla vecchia confluenza del Rio Erbognetta (Pieve Albignola);
- Canale Morto, costituito dal sistema di acque minori poste in sponda destra del Torrente Terdoppio
immediatamente a monte della chiusa del Boschetto (Tromello);
- Cavo Sguinzo e Sguinzino Dal ponte della strada della Cascina La Castellana alla confluenza
nel Terdoppio (Vigevano);
- Cavo Travaccolone Tutto il suo corso (Borgo San Siro, Zerbolò);
- Cavo Travaccolino Dalle origini allo scaricatore nel Cavo Travaccolone (Borgo San Siro);
- Colatore Cerro Tutto il suo corso (Borgo San Siro, Zerbolò);
- Roggia Nuova di Vigevano Dal ponte della strada per Cascina Portalupa alla confluenza nel
Colatore Scavizzolo (Gambolò);
- Colatore Scavizzolo e Canale Vecchio Dal ponte di Cascina Torricella (Borgo San Siro) alla
confluenza nel Fiume Ticino (Zerbolò);
- Colatore Gravellone Tratto in sponda destra compreso tra il ponte FF.SS.(San Martino Siccomario)
e la chiusa Gravellone/Gravellone Vecchio (Pavia)
- Canarolo di Torre de' Negri Dalle origini al ponte della strada che da Torre de' Negri porta alla
C.na Ramazzotta (Torre de' Negri);
- Rio Fondega Dall'origine a 500 metri a monte del ponte della SP 39, compresi affluenti e subaffluenti
(Menconico);
- Fosso del Collegio: dalle origini alla SS 461 (Menconico);
- Fosso Maiolo: dalle origini alla SP 39 (Menconico);
- Torrente Reganzo: dalle origini sino alla carrareccia di Cascina Fracchie (Varzi);
- Torrente Lella: dalle origini al ponte della strada che da Casa Lella porta a Braia di Cella, compresi
affluenti e subaffluenti ((Varzi);
- Rio Reponte Inferiore: dalle origini al primo ponte (a monte) della carrareccia in fregio al corpo
idrico, in corrispondenza della Cascina Degliantoni, compresi affluenti e subaffluenti (Varzi);
- Torrente Tidone dalle origini alla confluenza del Fosso di Canedo;
- Fosso di Canedo tutto il suo corso (Romagnese);
- Torrente Rivarolo tutto il suo corso (Romagnese)
ZONE DI TUTELA ITTICA
Lanca Bertolda o Concordia (Frascarolo) e Lanca dei Gozzi o Piave e Scaricatore (Bereguardo,
Torre d'Isola): è consentita esclusivamente la pesca dilettantistica, da esercitarsi unicamente
da riva con una sola canna con o senza mulinello, armata con un massimo di tre esche naturali o
artificiali.
ZONA ?NO KILL? RISERVATA ALLA PESCA A MOSCA
Fiume Trebbia - Dal ponte di Pianelletta a scendere fino all'uscita di provincia (Brallo di Pregola):
- è consentita solo la pesca a mosca con il sistema a coda di topo, con l?obbligo di usare un solo
amo privo di ardiglione o con ardiglione schiacciato;
- tutto il pesce catturato deve essere immediatamente reimmesso in acqua;
- è vietato l'esercizio di ogni forma di pesca dalle ore 19,00 della prima domenica di ottobre alle
ore 5,00 dell?ultima domenica di marzo.
ZONE A REGIME SPECIALE DI PESCA
Roggia Vernavola - dal ponte di Montemaino al ponte di Via Vigentina (Pavia): l?esercizio della
pesca è vietato ai maggiori di anni 13 che non abbiano compiuto i 60 anni.
Naviglio Langosco - da 200 mt a monte del ponte canale della R. Mora (Vigevano) allo sbarramento
di C.na Conca (Tromello):
- l'esercizio della pesca è consentito solo ai possessori degli appositi permessi;
- il permesso deve essere correttamente compilato in ogni sua parte prima dell'inizio dell'azione
di pesca e, sempre prima dell'inizio dell'azione di pesca, ne va imbucata la matrice nelle apposite
cassette di raccolta;
- ogni singola cattura di Salmonidi e di Esocidi va immediatamente registrata sul permesso, nell'apposita
sezione segnacatture;
- al termine dell'azione di pesca il permesso deve essere imbucato nelle apposite cassette di
raccolta;
- è vietata la cattura del temolo e di esemplari di luccio di misura inferiore ai 45 centimetri.
Torrente Terdoppio ? dalla chiusa di derivazione della Roggia Reale (Tromello) al ponte canale
del Cavo Dassi di Dorno (Garlasco):
- è vietata la pesca professionale;
- ferme restando le misure minime vigenti per le altre specie ittiche, sono vietate la cattura e la
detenzione di esemplari di carpa e di luccio di misura inferiore ai 50 centimetri;
- fermi restando gli altri limiti di cattura e detenzione vigenti per le altre specie ittiche, per ogni
giornata di pesca il pescatore dilettante non può catturare e detenere più di:
- 1 capo di carpa;
- 1 capo di luccio;
- 1 capo di tinca;
- 1 capo di pesce persico;
- 2 kg. complessivi di pesce, comprese le specie carpa, luccio, tinca e pesce persico. Detto
limite può essere superato nel caso di cattura di un ultimo esemplare di grosse dimensioni.
Torrente Staffora - dalla traversa di Casa Boriani al ponte di Varzi (Zona di promozione della pesca
facilitata ?Staffora 1?)
- la pesca è consentita solo ai titolari di licenza di tipo ?B? provvisti di permesso giornaliero provinciale,
costituito da ricevuta di versamento di ? 8,00 da effettuarsi su conto corrente postale
intestato a ?Provincia di Pavia - Servizio Pesca - Servizio Tesoreria - Zona pesca Staffora 1?, sul
cui retro andranno riportate le generalità del pescatore e la data di utilizzo a scopo pesca;
- prima dell?inizio della pesca, l?attestazione del versamento-permesso, correttamente compilata
nel retro, andrà imbucata nell?apposita cassetta presso l?ufficio turistico (Piazza del mercato);
- è fatto obbligo di annotare i capi di Salmonidi prelevati prelevati (fino ad un massimo consentito
di sei catture), barrando immediatamente dopo ogni cattura gli appositi spazi previsti sul retro
del versamento-permesso;
- la pesca può essere esercitata per tutto l?anno solare, dall?alba al tramonto, soltanto con una
canna, con o senza mulinello, armata con un massimo di tre esche naturali o artificiali;
- è sempre vietato:
- esercitare la pesca professionale;
- utilizzare o detenere la larva di mosca carnaria;
- pasturare in qualsiasi forma;
- pescare dai ponti;
- pescare al venerdì, fatta eccezione per le eventuali festività coincidenti con tale giorno della
settimana;
- detenere capi di Salmonidi catturati al di fuori della zona.
- nel periodo compreso tra il tramonto della prima domenica di ottobre e l?alba dell?ultima domenica
di febbraio è vietata la cattura della trota fario, ai sensi dell?art. 2 del R.R. n°9/2003; la cattura
di salmerino di fonte e trota iridea, purché di taglia superiore ai 22 centimetri, è consentita
per tutto l?anno solare.
ZONE DI DIVIETO DI UTILIZZO DELLA BILANCIA E DELLE RETI
Torrente Tidone tutto il tratto provinciale;
Torrente Bardonezza tutto il tratto provinciale;
Lanca d'Enzo (Sponda destra di Po a Spessa);
Torrente Coppa tutto il suo corso, compresi affluenti
e subaffluenti;;
Torrente Staffora dal ponte di Varzi al ponte
della SS10 (Voghera), compresi affluenti e subaffluenti;
Torrente Marcova tutto il tratto di competenza
provinciale (Sponda destra di Sesia a Candia
Lomellina);
Cavo Crocettone (Palestro);
Roggia Cona (Candia Lomellina, Breme);
Canale di Breme tratto di competenza provinciale
(Breme);
Sesia Morta tutto il tratto di competenza provinciale
(Candia Lomellina, Breme);
Cavo de Cardenas (Breme, Sartirana Lom.);
Canale Morabiano tutto il tratto provinciale
(Sartirana, Torreberetti, Frascarolo);
Lanca del Molino (Suardi, Gambarana);
Colatore Agognetta-Riale dalla confluenza
dell'Agognetta Seconda allo sbocco in Po (Pieve
del Cairo, Mezzana Bigli);
Torrente Agogna dalla passerella di Casoni
Borroni allo sbocco in Po (Mezzana Bigli);
Roggia Guida e Gattinara dalle origini allo
scaricatore in Agogna (Cozzo, Sant'Angelo Lomellina,
Zeme, Velezzo Lomellina);
Roggia Nuova o Pellegrina dalle origini allo
scaricatore nel Cavo Solero o Solerone (Lomello,
Villa Biscossi, Galliavola);
Cavo Solero o Solerone dallo scaricatore della
Roggia Nuova al Torrente Agogna (Galliavola,
Pieve del Cairo, Mezzana Bigli);
Cavo Tortorolo dalle origini al ponte della
SP193 (Zeme, Valle Lomellina, Semiana, Mede);
Roggia Raina dalle origini al ponte della SP5
(Zeme, Valle Lomellina, Semiana);
Canale Riadino dalla strada Pieve del Cairo-
Cambiò al ponte in località Lazzareto (Pieve del
Cairo);
Colatore Ariazzolo (Mezzana Bigli, Sannazzaro
De' Burgondi, Pieve Albignola);
Colatore Agognetta di Sannazzaro (Sannazzaro
De' Burgondi);
Roggia Agognetta Ponteverde (Pieve Albignola);
Cavo Brielli dalle origini dei suoi due rami alla
chiavica di Tromello;
Torrente Refreddo tutto il tratto provinciale;
Torrente Terdoppio dalle origini alla confluenza
del cavo Barbassa (Vigevano); dallo sbarramento
di Casoni della Baita (Vigevano) al ponte della SP
183 (Gambolò); dalla chiusa di derivazione della
Roggia Reale (Tromello) al ponte canale del Cavo
Dassi di Dorno (Garlasco); dalla chiusa di Batterra
(Garlasco) al ponte della SP30 (Zinasco);
Roggia Molinara di Villanova (Cassolnovo);
Fontana del Marchese (Cassolnovo);
Fontana Ferrera tutto il tratto di competenza
provinciale (Cassolnovo, Gravellona);
Cavo Cazzani-Bellisomi (Vigevano, Gambolò,
Borgo San Siro, Garlasco, Zerbolò, Gropello
Cairoli);
Colatore Scavizzolo tutto il corso, compresi la
Roggia Selvatico e il Canale Vecchio (Vigevano,
Gambolò, Borgo San Siro, Zerbolò);
Colatore Cerro tutto il suo corso (Gambolò,
Borgo San Siro, Zerbolò);
Roggia Castellana dalla bocca di presa dal
Fiume Ticino (Vigevano) al ponte in località Molino
d'Isella (Gambolò);
Roggia Magna (Vigevano, Gambolò, Borgo
San Siro, Zerbolò);
Roggia Padulenta (Borgo San Siro, Zerbolò,
Carbonara al Ticino);
Colatore Morasca e Fosso dei Frati (Gropello
Cairoli, Villanova d'Ardenghi, Zerbolò, Carbonara
al Ticino, San Martino Siccomario);
Roggia Criminale (Villanova d'Ardenghi, Zerbolò,
Carbonara al Ticino);
Roggia Folla (Villanova d'Ardenghi, Zerbolò);
Roggia Moraschino (Carbonara al Ticino);
Canale Mangialoca dalle origini al ponte per
C.na Mezzanone(Zerbolò);
Canale Venara (Zerbolò);
Canarolo (Zerbolò);
Lanca Ansaldo (Pavia);
Fiume Ticino tratto compreso tra l'ingresso in
provincia ed il punto, in sponda destra, antistante
lo sbocco del Canale Scolmatore di
nord-ovest (Cassolnovo);
Canale Nasino, Canale del Fortino e Roggia
Rabica tratti scorrenti in territorio provinciale (In
sponda destra di Ticino a Vigevano);
Naviglio Pavese tutto il tratto provinciale;
Roggia Cravenza (Pavia, Certosa di Pavia);
Roggia Naviglietto (Pavia);
Roggia Vernavola dal ponte per C.na Colombara
al ponte della SP205 (Pavia);
Roggia Vecchia dalla SP130 alla confluenza
nel Fiume Ticino (Torre d'Isola);
Scolo Morciscia e Po Morto (Linarolo, Belgioioso,
Spessa);
Canarolo di Torre de' Negri (Torre de' Negri,
Spessa, Belgioioso);
Roggia Olona ed Olonetta di Lardirago dall'ingresso
in provincia (Siziano) alla chiusa di
Vialone (Sant'Alessio con Vialone);
Colatore Ticinello dallo scaricatore della Roggia
Speziana alla confluenza nel Lambro Meridionale
(Siziano, Vidigulfo, Landriano);
Olonetta di Zerbo dalla SP35 alla confluenza
nel Fiume Po (Zerbo, Pieve Porto Morone).
GARE DI PESCA
1) Le gare e le manifestazioni di pesca possono essere organizzate dalla Regione, dalle Province
e dalle associazioni nazionali o regionali qualificate, ferme restando le attribuzioni del CONI.
2) E? vietato lo svolgimento di gare o manifestazioni di pesca al di fuori dei campi gara permanenti
istituiti dalla Provincia, da intendersi, ove non diversamente specificato, in doppia sponda, o dei
Centri Privati di Pesca regolarmente autorizzati. All'interno delle suddette localizzazioni, nello
svolgimento delle gare e delle manifestazioni dovrà essere garantita, per motivi di sicurezza,
una fascia di rispetto di 50 metri dalle linee elettriche.
3) In deroga a quanto previsto dal precedente punto 2), in occasione di ricorrenze, sagre e manifestazioni
a carattere locale, per non più di due volte l'anno per ciascun soggetto organizzatore,
potranno essere istituiti campi gara temporanei su brevi tratti di corpi idrici artificiali purché ciò,
a giudizio della Provincia, non possa arrecare danno al patrimonio ittico o risultare incongruo
con la pianificazione generale degli interventi in materia di pesca.
4) Nei campi gara dove sia stata autorizzata una gara o manifestazione di pesca con immissione
di ittiofauna la pesca è vietata a chiunque dal momento dell?immissione stessa fino all?inizio
della gara o manifestazione; dall?ora di inizio della gara o manifestazione al termine della stessa
la pesca è riservata agli iscritti. Le immissioni non potranno comunque avvenire prima delle
ore dodici del giorno precedente a quello di svolgimento della gara o manifestazione di pesca.
5) Nei campi gara dove sia stata autorizzata una gara o manifestazione di pesca senza immissione
di ittiofauna la pesca è vietata a chiunque da un?ora prima dell?alba del giorno di svolgimento
fino all?inizio della gara o manifestazione; dall?ora di inizio della gara o manifestazione al
termine della stessa la pesca è sempre riservata agli iscritti.
6) Le gare o manifestazioni di pesca nei campi ricadenti in acque a libero regime di pesca dovranno
essere preventivamente autorizzate dalla Provincia.
7) Le gare o manifestazioni di pesca nei campi ricadenti in acque soggette a diritti di pesca dovranno
essere preventivamente autorizzate dal titolare dei diritti stessi, che è tenuto a darne
preventiva comunicazione alla Provincia.
8) Le gare o manifestazioni di pesca nei Centri Privati di Pesca sono organizzate dal titolare della
relativa autorizzazione senza obbligo di comunicazione alla Provincia.
9) Con le autorizzazioni di cui ai precedenti punti 6) e 7), a richiesta dell?organizzatore la gara di
pesca, sono concesse per la sola durata della gara stessa deroghe alle misure minime delle
specie ittiche. Dette deroghe sono autorizzate esclusivamente a condizione che il pesce catturato
sia mantenuto vivo e vitale in idonei contenitori e che sia resa obbligatoria, al termine della
gara, le reimmissione nelle acque di provenienza di tutto il pescato, comprese le specie non
tutelate da una misura minima, ad eccezione delle specie ittiche alloctone ritenute dannose,
che andranno invece soppresse. Le deroghe di cui al presente punto non possono mai essere
concesse per le gare di pesca alla trota e per le manifestazioni di pesca.
10) Con le autorizzazioni di cui ai precedenti punti 6) e 7), in caso di manifestazioni promozionali e
a richiesta dell?organizzatore è altresì autorizzato, per la sola durata della manifestazione, il
posizionamento di griglie o reti o altri mezzi atti a trattenere il pesce immesso.
11) La Provincia rilascia le autorizzazioni all'effettuazione di gare o manifestazioni di pesca di sua
competenza previa presentazione di richieste che dovranno pervenire almeno 30 giorni prima
dell'effettuazione delle gare o delle manifestazioni stesse.
12) Ogni società può fruire del medesimo campo gara permanente per manifestazioni di carattere
sociale per non più di due volte per ciascun anno solare. Detto limite non si applica ai campi
gara permanenti definiti di categoria B.
13) Il campo gara effettivamente utilizzato dovrà essere preventivamente contrassegnato a cura
degli Organizzatori con tabelle riportanti data e ora di decorrenza dei divieti di cui ai precedenti
punti 4) e 5) ed orario di termine dei medesimi, coincidente con la fine della gara o manifestazione
di pesca.
14) I tratti di campo gara effettivamente utilizzati non potranno essere superiori a 20 metri per ciascun
concorrente (più 60 metri complessivi) per le gare alla trota e a 10 metri per ciascun concorrente
(più 60 metri complessivi) per la pesca al colpo.
15) Le eventuali immissioni di ittiofauna dovranno essere preventivamente autorizzate dalla Provincia,
che si riserva inoltre la facoltà di imporre obblighi di ripopolamento, considerata la potenzialità
ittiogenica del Campo prescelto ed il numero dei presunti partecipanti alla manifestazione.
16) L'autorizzazione Provinciale concerne esclusivamente l'esercizio della pesca e non riguarda
tutti gli altri aspetti (assicurativi, antiinfortunistici, di rispetto dell'altrui proprietà, ecc.), per i quali
dovrà provvedere il responsabile della manifestazione.
17) Ferma restando l'applicazione delle sanzioni amministrative previste dalle vigenti normative, la
mancata osservanza delle presenti disposizioni e di quanto eventualmente stabilito nei singoli
provvedimenti autorizzativi comporterà l'esclusione, fino a tutto l'anno successivo, dall'ottenimento
di ulteriori autorizzazioni.
CAMPI GARA PERMANENTI
Fiume Po
- PO1 (cat. A): dalla confluenza del canale Riadino a discendere per circa 600 mt (sponda sinistra,
Pieve del Cairo);
- PO2 (cat. A): da 200 mt a valle della confluenza dell'Agognetta a discendere per circa 500 mt
(sponda sinistra, Mezzana Bigli);
- PO3 (cat. A): dall'imbarcadero di Balossa Bigli a discendere per circa 500 mt. (sponda sinistra,
Mezzana Bigli);
- PO4 (cat. A): da 500 mt. a valle dello sbocco dell'Agognetta Ponteverde a discendere per circa
500 mt (sponda sinistra, Zinasco);
- PO5 (cat. A): dallo sbocco del Luria a valle per circa 700 mt (sp. destra, Bastida Pancarana);
- PO6 (cat. A): dallo sbocco del Deviatore Olona a discendere per circa 700 mt (sponda sinistra,
San Zenone);
- PO7 (cat. A): lanca di Spessa, porzione posta a monte del ponte (sponda sinistra, Spessa);
- PO8 (cat. A): pennello in località C.na Spessetta (ambo i lati) e i 200 mt. di sponda a valle del
medesimo (sponda sinistra, Spessa);
- PO9 (cat. A): dalla confluenza del Colatore Reale a risalire per circa 1 Km (sponda sinistra, Monticelli
Pavese e Chignolo Po);
- PO10 (cat. A): dal ponte della SS 35 a monte per circa 1200 metri (sp. destra ? Bastida Pancarana);
Fiume Sesia
- SESIA1 (cat. A): da 300 mt. a monte della confluenza del Crocettone a risalire per circa 1 Km.
(sp. sinistra, Palestro);
- SESIA2 (cat. A): dalla confluenza del Crocettone a discendere per circa 800 mt. (sponda sinistra,
Palestro);
- SESIA3 (cat. A): lungo la prismata in località Rivoltella per 400 mt (sponda sinistra, Rosasco);
- SESIA4 (cat. A): lungo la prismata posta nel tratto prospicente lo sbocco del Crocettone per 500
mt (sponda destra, Palestro);
- SESIA5 (cat. A): da 100 mt a monte della confluenza dello Scaricatore a risalire per circa 500 mt
(sponda sinistra, Rosasco);
- SESIA6 (cat. A): lungo la prismata in località Mischiavino per un tratto di circa 400 mt (sponda
sinistra, Langosco);
- SESIA7 (cat. A): da 400 mt a monte del ponte della SS596 a risalire per circa 500 mt (sponda
sinistra, Candia Lom.);
- SESIA8 (cat. A): da 200 mt a monte della confluenza del Torrente Marcova a risalire per circa
1Km (sponda destra, Candia Lomellina);
- SESIA9 (cat. A): lanca in ingresso provincia (Palestro, sponda sinistra) ? tutto il tratto di competenza
provinciale
Cavo di Valle
- VALLE (cat. B): dalla sua origine dalla roggia di Valle al ponte della SS 494 (Valle Lomellina);
Cavo Cantalupo
- CANTALUPO (cat. B): dalle origini al sovrappasso della Roggia Cisa (Mede);
Torrente Agogna
- LOMELLO (cat. A): dalla chiusa della Caffarella alla chiusa della Cantona (Lomello);
- CASTELNOVETTO (cat. A): dalla strada per C.na Tommasina a discendere per circa 800 metri
(Castelnovetto);
- NICORVO (cat. A): dalla ferrovia Mortara-Vercelli a discendere per circa 400 metri (Nicorvo)
Cavo Plezza
- PLEZZA1 (cat. A): dalla confluenza del Vecchio Plezza alla Cascina Chiappona;
Diramatore Quintino Sella
- SELLA (cat. B): tutto il tratto di competenza provinciale;
Subdiramatore Mortara del Canale Cavour
- CAVOUR1 (cat. B): tutto il suo corso;
Subdiramatore Pavia del canale Cavour
- CAVOUR2 (cat. B): tutto il suo corso;
Roggia Arcimbolda
- VALEGGIO (cat. B): dal sovrappasso del Cavo Salvadeo (Tromello) alla S.P. 16 (Valeggio)
Naviglio Langosco
- LANGOSCO1 (cat. B): dall'ingresso in provincia al ponte-canale della Roggia Mora (Cassolnovo);
- LANGOSCO2 (cat. B): dal ponte del cimitero della Morsella a 50 mt a monte della chiusa della
vecchia centrale elettrica;
- LANGOSCO3 (cat. B): dal ponte della Garbana al ponte di Casa Pessina;
- LANGOSCO4 (cat. B): dal ponte per C.na S. Colombano al termine del corpo idrico (local. Montagione,
Tromello);
Derivatore Cavetto
- CAVETTO (cat. B): dalla di derivazione dal Naviglio Langosco in località Molino del Conte al ponte canale
della Roggia Mora (Cassolnovo)
Torrente Terdoppio
- TERDOPPIO (cat. A): dal ponte canale del Cavo Dassi alla chiusa della Batterra (Garlasco);
Roggia Castellana
- CASTELLANA (cat. B): dallo scaricatore nella Roggia Cerro al ponte del cimitero di Zerbolò;
Colatore Gravellone
- GRAVELLONE (cat. A): dalla passerella in prossimità della confluenza in Ticino a risalire per
circa 400 metri (Pavia);
Fiume Ticino
- TICINO1 (cat. A): da 200 metri a valle del Ponte Coperto di Pavia a discendere per circa 250 mt
(sponda destra, Pavia - in occasione di manifestazioni agonistiche a calendario organizzate dalla
Sezione Provinciale di Pavia del CONI-FIPS, il campo gara potrà estendersi a valle per ulteriori
400 metri);
- TICINO2 (cat. A): dalla confluenza del Colatore Gravellone a discendere per circa 900 mt (sponda
destra, Pavia);
- TICINO3 (cat. A): dal Ponte Coperto alla confluenza del Naviglio Pavese (sponda sinistra, Pavia);
- TICINO4 (cat. A): dallo scaricatore del Naviglio Pavese a discendere per circa 200 mt (sponda
sinistra, Pavia);
- TICINO5 (cat. A): dall'Idrometro della Becca a risalire per circa 600 mt. (sponda sinistra, Valle
Salimbene);
- TICINO6 (cat. A): dalla trattoria ?Camillo? a discendere per 600 mt. (sponda destra, Pavia);
- TICINO7 (cat. A): in coincidenza della nuova prismata in località ?Lido?, dal suo termine a risalire
per 400 mt. (sponda destra, Pavia);
- TICINO8 (cat. A): dal ponte della tangenziale a discendere fino alla confluenza Navigliaccio (Pavia
? sponda sinistra)
Naviglio Pavese
- NIVOLTO (cat. A): dall'ingresso in provincia fino a 100 mt a monte della travacca di Nivolto;
- CERTOSA1 (cat. A): dal ponte per Giussago fino a 100 mt. a monte della chiusa di Certosa;
- CERTOSA2 (cat. A): da 200 mt a valle della chiusa di Certosa fino alla passerella di Borgarello;
- CASSININO (cat. A): da 100 mt a valle della chiusa di Cantone Tre Miglia fino alla strada per
Cascina Rizza;
- PAVIA1 (cat. A): dalla passerella di Piazzale S. Giuseppe al ponte levatoio;
- PAVIA2 (cat. A): dalla cabina elettrica di Porta Milano fino a 50 mt. a monte della chiusa di Porta
Cairoli;
- PAVIA3 (cat. A): dal ponte di Viale Campari alla travacca del Cimitero;
- PAVIA4 (cat. A): dal Ponte di V.le Partigiani alla travacca del confluente;
Naviglio di Bereguardo
- BEREGUARDO (cat. B): tratto scorrente in comune di Bereguardo;
Roggia Bergonza
- BERGONZA (cat. B): tutto il tratto di competenza provinciale;
Cavo Naviglietto
- NAVIGLIETTO (cat. B): tutto il tratto di competenza provinciale;
Torrente Scrivia
- SCRIVIA (cat. A): dall'ingresso in provincia a discendere per circa 400 metri (Cornale);
Torrente Ghiaie di Montalto
- GHIAIE (cat. B): dalla località Ca' del Fosso alla località Ghiaie (Borgo Priolo);
Torrente Staffora
- STAFFORA2 (cat. A): dal ponte di Varzi al ponte di Bagnaria;
- STAFFORA3 (cat. A): da 400 metri a monte del ponte di Rivanazzano al ponte della S.S. n°10
(Voghera);
Torrente Scuropasso
- LIRIO (cat. B): dalla località Palazzina alla confluenza del Fosso Mattasca (Lirio);
Torrente Versa
- VERSA (cat. B): dal ponte in località Versa al ponte della S.P. 172 (S. Maria della Versa);
Torrente Tidone
- TIDONE1 (cat. A): dalla traversa di Le Moline (Zavattarello) al Lago Trebecco (Ruino)